Moody’s: cresce la raccolta degli gestori europei, ma non i ricavi
I flussi di denaro in gestione per gli asset manager europei aumentano, “ma i ricavi restano piatti”: questa è la sintesi fornita dall’agenzia di rating Moody’s, che ha ultimato le sue ricerche sul settore per la prima metà del 2017. I flussi netti sono stati positivi per 117 miliardi di euro, a fronte di una perdita di 7,8 miliardi dell’anno scorso. Allo stesso tempo la virata del mercato verso prodotti a tariffe basse e a gestione passiva ha ridotto le vendite. “Nonostante mercati in fase di sostegno nella prima parte dell’anno, i gestori europei sono stati incapaci di accrescere i ricavi provenienti dalle loro tariffe”, ha detto Marina Cremonese, vicepresidente di Moody’s, “ciò rinforza le nostre preoccupazioni in merito ai venti contrari che stanno fronteggiando gli asset manager a gestione attiva”.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.