11:30 venerdì 20 Ottobre 2017

Fed: Powell favorito nella corsa al dopo Yellen, tassi a 2 anni pagano dazio

Sarebbe il governatore della Fed Jerome Powell il candidato più papabile, secondo il sito Politico, a prendere il posto di Janet Yellen a febbraio come governatore della Fed. La notizia è trapelata ieri dopo l’incontro tra il presidente Usa Donald Trump e la stessa presidente della banca centrale. Powell è un Repubblicano il cui nome è stato suggerito al presidente dall’attuale Segretario al Tesoro Steve Mnuchin. La rivelazione ha fatto scattare gli acquisti sui bond con scadenza a due anni, i cui rendimenti sono scesi all’1,53%.

Tra i nomi in lizza per la presidenza della Fed, Powell viene considerata la personalità con le idee più simili a quelle di Yellen e più accomodanti in materia di politica monetaria. L’ex governatore della Fed sotto Obama non dovrebbe avere troppa fretta di alzare i tassi di interesse e portarli alla normalità.

Anche secondo fonti sentite da Bloomberg, la scelta di Trump dovrebbe ricadere su Powell oppure sull’economista “falco” di Stanford John Taylor, il padre della regola di Taylor, colui il quale veniva dato per favorito fino alle ultime indiscrezioni. L’agenzia di stampa Bloomberg, citando alcune fonti ben informate, fa sapere che quello di ieri tra Trump e Yellen è stato un incontro di commiato, per scambiarsi i saluti definitivi. Yellen resta ufficialmente in corsa per la Fed, ma secondo la stampa le sue chance ormai sono quasi nulle.

Il tasso Usa a due anni, che maggiormente rispecchia le mosse della Fed, ha preso la strada dei ribassi dopo le indiscrezioni. Powell viene considerato il più "colomba" di tutti i candidati alla sostituzione di Yellen
Il tasso dei Bond Usa a due anni, che maggiormente rispecchia le mosse della Fed, è scivolato dopo le indiscrezioni secondo cui Powell è il nuovo favorito: il candidato con le idee più accomodanti tra tutti quelli in lizza per sostituire Yellen a febbraio 2018

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WIIT acquista azioni proprie per 99.600 euro

WIIT ha recentemente acquistato 5.000 azioni proprie per un valore di 99.600 euro, nell’ambito del suo programma di buyback. Dall’inizio dell’iniziativa, la società ha acquistato un totale di 30.900 azioni, pari allo 0,11% del capitale sociale. Attualmente, WIIT detiene il 6,99% del suo capitale in azioni proprie. Nonostante queste operazioni, il titolo ha registrato un calo dello 0,60% a Piazza Affari, chiudendo a 19,74 euro.

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Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha ridotto i finanziamenti per Intel a 7,86 miliardi di dollari tramite l’U.S. CHIPS and Science Act, rispetto agli 8,5 miliardi inizialmente previsti. Questo supporto mira a potenziare la produzione di semiconduttori e progetti di packaging avanzati in diversi stati americani, sostenendo anche un significativo investimento futuro di Intel nel paese.

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LightOn, società francese specializzata in intelligenza artificiale generativa, si quota su Euronext Growth Paris, segnando un primato in Europa. La società ha raccolto 11,9 milioni di euro attraverso un’IPO, con una capitalizzazione di mercato di 62 milioni di euro. I fondi raccolti saranno utilizzati per espandere le vendite e investire nell’innovazione della piattaforma Paradigm, mirando a un impatto trasformativo a livello internazionale.

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