Arrivata nella serata di ieri la firma del ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan sul decreto riguardante i rimborsi per i circa 40mila risparmiatori del Monte dei Paschi di Siena che hanno visto le loro azioni trasformate in obbligazioni junior, i bond subordinati Upper Tier II, acquistate nel 2008. La banca senese ha annunciato che il periodo di adesione all’offerta inizia oggi, martedì 31 ottobre dalle ore 08.30 e terminerà alle 16.30 del 20 novembre prossimo.
La macchina dei rimborsi doveva partire ieri ma poi i tempi tropo stretti hanno portato ad uno slittamento comunicato da Rocca Salimbeni domenica. Nell’aria anche una proroga dei termini per aderire all’offerta. I risparmiatori che aderiscono avranno certificati di depositi con scadenza a maggio 2018 in linea con il titolo originario e potranno così riavere il valore dedicato a suo tempo alle obbligazioni junior. Il piano di ristoro dedica agli indennzizi circa 1,5 miliardi di euro. Al Tesoro toccherà ricomprare le azioni e se tutti gli interessati aderiranno la quota del Mef nel Monte dei Paschi arriverà a sfiorare il 70%.
Ma un’altra data importante per la banca più antica del mondo rischia di subire uno slittamento. Il rinnovo dello statuto e del cda previsto per il 19 dicembre. Il motivo principale sarebbe quello di evitare che i neo consiglieri debbano approvare a scatola chiusa un bilancio assai significativo interamente costruito nella precedente gestione. Intanto il titolo Mps archivia la prima seduta in calo dal ritorno in Borsa e ieri a Piazza Affari ha chiuso con una flessione dell’1,35 e oggi apre ancora in calo dello 0,64%.