Wall Street, tecnologici come Tesla e Facebook pesano sull’andamento generale
Negli Stati Uniti dopo quasi un’ora di contrattazioni il Nasdaq scambia in ribasso appesantito dai cali di Facebook e Tesla, mentre l’indice S&P 500 e il paniere delle blue chip Dow Jones sono piatti. Alle 16.15 il gruppo dei Repubblicani alla Camera presenterà il disegno di legge sull’ambiziosa riforma fiscale Usa e per ora il dollaro non sembra apprezzare i contenuti che sono usciti nelle indiscrezioni stampa. Sempre oggi, poi, il governo americano annuncerà il nome del sostituto di Janet Yellen alla presidenza della Fed a partire da febbraio dell’anno prossimo. Il prescelto dovrebbe essere, nel segno della continuità, Jerome Powell.
I titoli Facebook cedono l’1,4% dopo che l’azienda leader nei social network ha annunciato che prevede un balzo delle spese tra il 45 e il 60% l’anno prossimo. Le azioni Tesla scivolano di almeno il -6% dopo che la casa di auto elettriche ha registrato la peggiore perdita trimestrale di sempre e ha posticipato di circa tre mesi gli obiettivi delle auto berlina Model 3. In ribasso sette degli 11 settori principali dell’S&P 500, in particolare quelli del settore tecnologico e di beni al consumo discrezionali.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.