Mediaset nel mirino delle vendite dopo trimestrale, titolo sotto 3 euro
Raffiche di vendite sul titolo Mediaset che torna sotto 3 euro, ai minimi da un mese, all’indomani della trimestrale deludente. In mattinata, le azioni perdono il 3,5% a 2,94 euro.
Dopo aver registrato una raccolta pubblicitaria dei media italiani in crescita dello 0,8% nei nove mesi (con ricavi pari a 1,423 miliardi), il management ha stimato che l’intero 2017 registrerà un complessivo +0,5% comprendendo anche le performance della radio. Su tratta di stime lontane dal +1,8% atteso dal consensus degli analisti.
Per gli analisti di Credit Suisse, la debolezza della raccolta pubblicitaria “mette in ombra” gli sforzi di Mediaset nel controllo dei costi. Gli analisti non hanno inoltre apprezzato l’assenza di indicazioni sulle trattative con Vivendi.
Nei nove mesi, gli utili del gruppo hanno raggiunto 35,9 milioni di euro a fronte delle perdite nette di 118 milioni di euro. I ricavi netti si sono invece attestati a 2,532 miliardi (-1,2% rispetto un anno).
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Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.