Un accordo segreto, stipulato per risparmiare vite dei soldati della Coalizione internazionale guidata dagli Usa, ha permesso a un numero non precisato di miliziani dell’Isis di fuggire indisturbati da Raqqa. Fra le persone cui è stata concessa la fuga, anche molti foreign fighters provenienti da vari Paesi.
È quanto denuncia un’inchiesta della BBC ripresa da numerose testate internazionali, che ha raggiunto svariate fonti a contatto con il negoziato fra il Califfato e le forze militari della Coalizione.
Secondo la testimonianza del capo del convoglio, la ritirata concordata dell’Isis aveva compreso il transito di 50 furgoni, 13 bus e circa cento mezzi propri dei soldati del sedicente Stato Islamico: si parlerebbe di un totale di 4mila persone scampate all’assedio dei militari guidati dagli Stati Uniti. A guidare i convogli, sotto la supervisione dell’aviazione alleata, erano stati uomini di fiducia cui è stato affidato il rischioso compito di guidare le milizie in un’area più a est di Raqqa, ancora controllata dall’Isis:
“Appena siamo entrati, abbiamo visto i combattenti dello Stato Islamico armati e con indosso le cinture esplosive” ha raccontato alla BBC Abu Fawzi, capo del convoglio, “poi sui nostri furgoni sono state messe delle bombe. Se qualcosa fosse andato storto con l’accordo, avrebbero fatto esplodere l’intero convoglio. Anche i bambini e le donne indossavano cinture esplosive”.
Fra i termini del patto c’era anche il vincolo all’assoluta riservatezza: i giornalisti non avrebbero dovuto riprendere la carovana dei combattenti Isis con le rispettive famiglie in spostamento. Ciononostante alcuni filmati sono stati comunque ottenuti dall’emittente britannica, che li ha mandati in onda e esaminati.
L’intesa stretta in gran segreto ha accorciato i tempi per la presa di Raqqa, al prezzo, però, di consentire la fuga a miliziani che non hanno rinunciato a combattere. Si tratta di un grande favore per un’organizzazione che fa grande affidamento sui combattenti provenienti dai paesi occidentali.