Il Bitcoin recupera molto terreno dopo il tonfo del 30%
Dopo il crollo del 30% sperimentato dal Bitcoin fra il 9 e il 12 novembre dopo aver raggiunto i nuovi massimi storici, il terreno è stato in massima parte recuperato dalla criptovaluta: fra il 12 novembre e ora il Bitcoin è passato da quota 5.857,32 dollari a 7.219,83. Prima del brusco calo di pochi giorni fa la criptovaluta valeva 7.458,79: il calo residuo, insomma, è ridotto al 3,2%. La bolla, almeno per ora, non sembra essere scoppiata, com’era apparso ad alcuni osservatori.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.