Settimana decisiva a Washington per la legge sulla riforma fiscale. Donald Trump vuole che il dibattito al Congresso parta il più presto possibile e si concluda prima della fine dell’anno. Il primo passo Trump lo farà oggi con una visita a Capitol Hill ai senatori repubblicani.
La riforma fiscale è la svolta che la Casa Bianca cerca, nella speranza di mettere a segno la prima vera vittoria legislativa e con questa ridefinire gli equilibri nel rapporto
con i repubblicani al Congresso. Equilibri precari ma che le circostanze non aiutano a consolidare con l’ombra delle molestie che aleggia anche sulle elezioni suppletive in Alabama con il candidato repubblicano al Senato Roy Moore accusato di comportamento improprio verso minorenni nei decenni passati. Oggi a Capitol Hill, dunque, Trump dovrà dare indicazione anche su questo, chiamare a raccolta, chiedere cautela.
Intanto, le imprese aspettano da mesi di celebrare la riduzione delle imposte sui profitti dall’attuale 35% al 20%. Una promessa che ha alimentato in questi mesi il rally delle Borse. E dalla cui realizzazione dipende il futuro dei mercati. Senza una conferma al Congresso, il rally di Wall Steet potrebbe cadere sotto il peso di una bolla finanziaria che si sgonfia.
Secondo quanto riferito da Bloomberg News, i leader repubblicani in Senato hanno intenzione di portare la riforma fiscale in Aula per votarla già giovedì. Una tempistica necessariamente da rispettare per raggiungere l’obiettivo di far arrivare la legge sulla scrivania del presidente prima della fine dell’anno.
La Camera ha già approvato la propria proposta di legge senza il sostegno dei democratici e senza quello di 13 repubblicani. In Senato, però, i repubblicani hanno una maggioranza risicata (52-48). In caso di approvazione, servirebbe poi un accordo tra le due Aule sul testo finale della riforma.