Balzo prezzi immobiliare Usa, sempre più difficile comprare per acquirenti prima casa
I prezzi delle case Usa, o per lo meno delle 20 aree metropolitane principali del paese, hanno registrato la crescita più sostenuta da luglio 2014. Su base annuale l’indice composito Case-Shiller è salito infatti del 6,19% a settembre dopo il +6,1% del mese precedente. Il dato annuale relativo alle dieci principali aree metropolitane è cresciuto del 5,7%, dopo il 5,3% di agosto, mentre quello relativo alle maggiori venti città è salito del 6,2%, come atteso dagli analisti, dopo il 5,9% del mese precedente. Su base mensile, i dati relativi alle dieci e alle venti maggiori città sono saliti rispettivamente dello 0,5 e dello 0,4 per cento.
Il mercato immobiliare non residenziale, come osserva Bloomberg, sta traendo beneficio dalla robusta domanda del mercato del lavoro e dai tassi di interesse ancora bassi per i mutui. La mancanza di case nel mercato, in particolare quelle già esistenti, dovrebbe continuare a spingere in rialzo i prezzi.
In compenso, un simile andamento, sebbene positivo per il mercato immobiliare Usa, è negativo per quei giovani americani e non che vogliono acquistare una casa per la prima volta, dal momento che negli ultimi anni l’aumento dei prezzi delle case è di gran lunga superiore a quello dei salari. I valori delle città hanno sorpassato i massimi toccati prima dello scoppio della grande crisi. Tutte e venti le città esaminate nel report hanno mostrato un rialzo su base annua. Seattle ha visto un incremento del 12,9% e Las Vegas del 9%. I miglioramenti inferiori si sono visti a Washington D.C. (+3,1%) e Chicago (3,9%).
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee nel giorno dell’inflazione Usa. A Piazza Affari, Ftse Mib in rialzo aspettando la Bce
La Commissione europea ha approvato l’acquisizione esclusiva di Pavilion da parte di Shell, concentrandosi sul commercio di gas naturale liquefatto in Asia ed Europa. La decisione non solleva preoccupazioni di concorrenza, grazie alla limitata posizione di mercato delle due aziende combinate.
Wall Street registra un’apertura positiva grazie ai dati sull’inflazione che risultano in linea con le attese. A novembre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, segnando il rialzo maggiore in sette mesi. Nonostante i dati, la Federal Reserve appare intenzionata a operare un taglio dei tassi d’interesse.
A novembre, l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni. Il tasso annuo è salito al 2,7%, mentre il dato ‘core’ ha mantenuto una crescita del 3,3%. I prezzi energetici e alimentari hanno mostrato variazioni minime, confermando la stabilità delle previsioni economiche.