NEW YORK (WSI) – La Corea del Nord torna a far paura e questa volta non per l’ennesimo lancio di missili ma per i suoi alquanto discutibili standard di sicurezza nucleare che insieme all’isolamento dalla comunità scientifica mondiale aumentano il rischio di un incidente nucleare.
A lanciare l’allarme la 38North, Istituto di analisi USA-Corea presso la Johns Hopkins School of Advanced International Studies, secondo cui il rischio di un collasso nucleare nordcoreano non può essere ignorato.
I dubbi di lunga data sulla sicurezza nucleare del paese guidato dal dittatore Kim Jong Un sono riemersi nel mese di luglio, quando è uscito un video del leader che fumava una sigaretta accanto a un missile balistico intercontinentale Hwasong-14.
“L’incoscienza di Kim è certamente notevole, e accenna a una possibilità sotto-enfatizzata e potenzialmente devastante: la minaccia di un incidente nucleare in Corea del Nord”.
I ricercatori hanno affermato nel settembre scorso che il sito nucleare della Corea del Nord a Punggye-ri era a rischio di implosione, un annuncio che è stato seguito poi dal crollo del tunnel nello stesso sito nucleare, un incidente che si ritiene abbia ucciso più di 200 persone. Ma Pyongyang, in risposta, ha parlato di disinformazione. Se dovesse verificarsi un incidente, la segretezza imposta da Pyongyang potrebbe esacerbare la situazione.
Le informazioni affidabili sarebbero scarse, poiché il regime cercherebbe certamente di sopprimere qualsiasi segnalazione sull’entità del danno. Si scatenerebbe il panico e i governi di Corea del Sud, Cina e Giappone avvertirebbero una pressione immensa a rispondere. Qui si colgono similitudini con il disastro di Chernobyl: dopo l’incidente devastante molti attribuirono le colpe al fatto che gli operatori sovietici del reattore nucleare non avevano mai avuto l’opportunità di imparare dai loro omologhi internazionali una situazione simile a quella della Corea del Nord.
Da qui il monito lanciato alla comunità internazionale che dovrebbe proporre colloqui sulla sicurezza nucleare con l’amministrazione di Kim Jong Un. Visto che Pyongyang si è dichiarato uno Stato nucleare responsabile, “un impegno per la sicurezza nucleare sarebbe molto importante per dimostrare pubblicamente la sua adesione a questi principi”.