La Russia è pronta a fare da mediatrice fra la Corea del Nord e gli Stati Uniti, per evitare il peggioramento del conflitto. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, mentre il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov era in colloquio telefonico con il Segretario di Stato degli Usa Rex Tillerson. Nella telefonata i due hanno concordato la necessità di passare al più presto al dialogo con la Corea del Nord di Kim Jong-un.
La mediazione dei russi è in ogni caso subordinata alla volontà degli Usa e della Corea di accettare una terza parte che conduca il negoziato. Nella conversazione con Tillerson, Lavrov ha sottolineato che la “retorica aggressiva” di Washington e l’aumento della sua presenza militare nella regione stanno alzando la tensione a livelli definiti inaccettabili. Secondo Lavrov, sarebbero gli Usa a dover fare la prima mossa in direzione del dialogo.
Dopo gli ultimi test missilistici, gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni a due fra i più importanti funzionari nordcoreani che si occupano del programma nucleare. La mossa è parte della campagna statunitense di massima pressione per isolare il Paese e avere una Corea del Nord completamente denuclearizzata, a quanto detto dal segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin. La decisione è arrivata dopo che lo scorso 22 dicembre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto nuove, ulteriori, sanzioni alla Corea del Nord.
Secondo le autorità della Corea del Sud, Kim Jong-un starebbe preparando un nuovo test missilistico nei prossimi mesi. Nel 2018 il Paese continuerà a migliorare le sue capacità missilistiche e nucleari. Sempre secondo la Corea del Sud, Kim Jong-un avrebbe testato di recente il satellite Kwangmyongsong-5, dotato di sistema di comunicazione e videocamera, che potrebbe essere presto usato come pretesto per testare nuovi missili a lunga gittata.