Il presidente Usa Donald Trump attacca la Cina, dopo le notizie sulle consegne di petrolio effettuate alla Corea del Nord. “Colti in fragrante”, ha scritto Trump su Twitter, “molto deluso che la Cina permetta che il petrolio arrivi in Corea del Nord. Non ci sarà mai una soluzione amichevole al problema della Corea se questo continua ad accadere”.
Il tweet arriva dopo che il portavoce del Ministro della Difesa cinese ha dichiarato che le spedizioni di petrolio alla Corea del Nord da parte di navi cinesi non costituiscono una violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Un quotidiano sudcoreano ha infatti pubblicato una foto satellitare degli incontri in mare fra navi cinesi e nordcoreane per trasportare il petrolio nel Paese guidato da Kim Jong-un. L’operazione clandestina sarebbe una violazione all’embargo imposto alla Corea del Nord da parte del Consiglio di Sicurezza Onu.
Secondo il giornale sudcoreano, il traffico in questione è avvenuto il 19 ottobre e in quel mese operazioni del genere sarebbero state concluse almeno altre 30 volte. Le sanzioni dell’Onu hanno imposto un limite alla quantità di petrolio che il regime nordcoreano può importare, di massimo 500 mila barili nel 2018, con l’obiettivo di fermare i programmi nucleari e missilistici aggressivi di Kim Jong-un.
La Cina ritiene tuttavia che le misure possano portare a conseguenze disastrose per la Corea e di qui i sospetti delle forniture illegali, confermati dal quotidiano della Corea del Sud. Contraria alle sanzioni anche la Russia, che il 27 dicembre si è offerta come mediatore fra Stati Uniti e Corea per disinnescare la pericolosa ostilità. Intanto l’intelligence avvisa sulla possibilità di nuovi test missilistici della Corea del Nord che potrebbero avvenire nei prossimi mesi.