Abi: sofferenze nette in calo a fine 2019
ROMA (WSI) – A fine 2019 le sofferenze nette si dovrebbero attestare a 42,5 miliardi di euro, in discesa per oltre 40 miliardi di euro nel triennio.
A dirlo l’Abi nel suo Rapporto di previsione Afo 2017-2019 dell’ufficio analisi economiche.
“Il rapporto tra crediti deteriorati lordi complessivi e prestiti (Npl ratio) è visto inferiore al 10% già da metà 2019. La redditività del settore bancario trarrà ovviamente beneficio dallo scenario. In particolare, si registrerà una riduzione dell’incidenza dei costi operativi sui ricavi e una rilevante flessione del costo del rischio”.
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L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.