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VENERDI’ NERO A WALL STREET

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L’indice Nasdaq ha chiuso la sessione di venerdi’ con un crollo di circa il 10%, mentre il Dow Jones ha perso 617 punti (-5,6%). Lo S&P 500 ha lasciato sul campo il 5,8%.

Un bagno di sangue: per tutti e tutti e tre i maggiori indici – Dow Jones, Standard & Poor’s 500 e Nasdaq – e’ il peggior calo in assoluto in punti. Il Nasdaq ha bruciato il 34% dai massimi di marzo.

Gli operatori di mercato e gli investitori hanno guardato oggi con terrore al tabellone elettronico del Nasdaq: l’indice che solo lo scorso 10 marzo aveva raggiunto il suo record storico a quota 5.048 punti.

Neppure l’intervento di Abby Joseph Cohen, l’ascoltata guru di Goldman Sachs, e’ riuscito a frenare l’emorragia. La Cohen ha detto questa mattina di aspettarsi un aumento complessivo degli utili aziendali Usa nel primo trimestre pari al 10%. Cohen avrebbe anche aggiunto che i fondamentali del mercato azionario rimangono ”saldi”, al punto che la ”strategist” finanziaria ha deciso di mantenere un 35% del proprio portafoglio azionario in titoli tecnologici e telecom. (vedi storia WSI).

Ma gli ordini di vendite non si sono fermati.

Subito dopo meta’ giornata anche la soglia psicologica dei 3.400 punti intraday e’ stata sfondata sotto il peso di una valanga di ordini di vendita che ha mietuto vittime su tutto il listino, senza guardare in faccia ne’ ai fondamentali ne’ alle belle speranze dell’high-tech.

Gli ordini di vendita hanno investito tutti i settori senza distinzioni. In particolare:

– L’indicatore di volatilita’ della borsa al Chicago Board Options Exchange segna il livello piu’ alto dall’8 ottobre 1998, quando i mercati hanno sofferto il collasso sul contagio asiatico.

Il Market Volatility Index (VIX), ha segnato un massimo intraday di 41.13 rispetto alla chiusura, gia’ molto forte, di giovedi’ in torno a 35. L’8 ottobre scorso il VIX ha chiuso a 60.63. I trader di Chicago preferiscono puntare sui ”put”, cioe’ i contratti di vendita, piuttosto che sui ”call”, cioe’ i contratti per l’acquisto, di titoli. (vedi storia WSI).

– I titoli del settore brokeraggio online sono slittati in forte ribasso venerdi’. Ragione: gli investitori temono che la correzione del Nasdaq avra’ come effetto immediato un calo delle attivita’ di trading elettronico, e come effetto dilazionato un calo degli utili dei broker online. (vedi storia WSI).

– Il Dow Jones ha perso durante la sessione oltre 700 punti (-6,4%). Si tratta del peggior calo nella storia del Dow Jones in termini di punti. Neppure durante il crash del 19 ottobre del 1987 il Dow aveva perso cosi’ tanto durante la sessione (perse 505 punti). (vedi storia WSI).

Tra i fattori che hanno contribuito a rafforzare l’ansia da vendite venerdi’:

– In un discorso all’American Enterprise Institute il governatore della Federal Reserve, Alan Greenspan, ha detto che nonostante i miglioramenti tecnologici il sistema finanziario Usa e’ ancora vulnerabile a una perdita di fiducia repentina.

Le banche dovrebbero quindi raccogliere piu’ riserve di liquidita’ per fronteggiare uno scenario simile. I commenti di Greenspan sono piovuti in mezzo a un mercato azionario in cui c’era gia aria di ”bagno di sangue”, aggiungendo cosi’ un’altra ragione emotiva per vendere. (vedi storia WSI).

– il dato economico relativo ai prezzi al consumo negli Stati Uniti nel mese di marzo, aumentati dello 0,7% (“core index” +0,4%), molto al di sopra delle aspettative dei mercati. La stretta sul costo del denaro rischia ora di essere meno “progressiva e in prevenzione” di quanto lo stesso governatore della banca centrale, Alan Greenspan, contasse di fare. (vedi storia WSI).

Tra i principali titoli in movimento oggi alla borsa di New York:

Tutte vittime eccellenti nel settore tecnologico, a cominciare da IBM (IBM) i cui risultati trimestrali sono stati rivisti in ribasso dagli analisti (vedi storia WSI).

Il comunicato ufficiale e’ atteso per la prossima settimana, ma intanto il titolo ha chiuso in ribasso di quasi il 6%.

Perdite superiori al 5% anche per America Online. (AOL); Cisco Systems (CSCO); Dell Computer (DELL) e Oracle (ORCL).

Scampa al bagno di sangue, grazie a eccellenti risultato trimestrali, Sun Microsystems (SUN) (vedi storia WSI) che chiude con un rialzo frazionale dello 0,25%.

Nel settore Internet, decimato senza pieta’, si e’ salvata miracolosamente eBay (EBAY)che chiude con un rialzo superiore all’1%.

Il settore finanziario, particolarmente sensibile alle variazioni del costo del denaro, e’ stato colpito dalla certezza che la Federal Reserve rispondera’ al dato sull’inflazione comunicato in mattinata (vedi storia WSI) con una serie di aumenti dei tassi d’interesse teoricamente illimitata.

American Express (AXP) chiude con un ribasso superiore all’8%; Citigroup (C) brucia il 7,89%.

Neppure le piu’ prestigiose societa’ di brokeraggio di Wall Street (vedi storia WSI) sono riuscite a contenere le perdite: Lehman Brothers (LEH) cede il 18,5%; Goldman Sachs Group (GS) si attesta su una flessione del 13%; in calo del 10% Morgan Stanley Dean Witter (MWD);
Merrill Lynch (MER) perde oltre l’8%.

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ trattati al New York Stock Exchange (dati delle 16:00) con i rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare aggiornamenti su QUOTAZIONI INTERATTIVE, digitando il simbolo dei singoli titoli):

(NOK) Nokia Corporation 26,514,300 43.313 -5.313 -10.93%;

(LU) Lucent Technologies Inc. 18,656,700 52.563 -0.938 -1.75%;

(CPQ) Compaq Computer Corporation 16,870,200 24.500 -2.125 -7.98%;

(C) Citigroup Inc. 15,084,700 57.125 -5.438 -8.69%;

(PFE) Pfizer Inc 12,726,500 37.563 -2.063 -5.21%;

(NT) Nortel Networks Corporation 12,481,100 89.000 -10.000 -10.10%;

(AOL) America Online, Inc. 30,296,800 53.938 -5.313 -8.97%;

(MO) Philip Morris Companies Inc. 11,784,100 20.938 -1.375 -6.16%;

(EMC) EMC Corporation 11,482,200 108.063 -11.938 -9.95%;

(T) AT&T Corp. 11,020,800 50.000 -4.000 -7.41%.

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ trattati al Nasdaq (dati delle 16:00) con i rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare aggiornamenti su QUOTAZIONI INTERATTIVE, digitando il simbolo dei singoli titoli):

(CSCO) Cisco Systems, Inc. 115,346,900 57.000 -4.125 -6.75%;

(MSFT) Microsoft Corporation 73,576,600 74.063 -5.188 -6.55%;

(SUNW) Sun Microsystems, Inc. 64,553,000 76.375 -1.375 -1.77%;

(ORCL) Oracle Corporation 53,204,800 63.000 -8.938 -12.42%;

(INTC) Intel Corporation 45,298,000 110.313 -10.813 -8.93%;

(WCOM) MCI WorldCom, Inc. 40,636,000 38.063 -3.000 -7.31%;

(JDSU) JDS Uniphase Corporation 38,038,400 79.688 -12.625 -13.68%;

(DELL) Dell Computer Corporation 34,889,500 47.688 -4.000 -7.74%;

(QCOM) QUALCOMM Incorporated 32,119,700 105.250 -21.250 -16.80%;

(AMAT) Applied Materials, Inc. 27,762,300 80.313 -8.688 -9.76%.