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Elezioni Politiche 2018: come si vota

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Il 4 marzo 2018 gli italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento per la prima volta con la nuova legge elettorale, il Rosatellum, un sistema misto parte proporzionale e parte maggioritario. Vediamo nei dettagli come si vota e come funziona la scheda elettorale.

Come funziona il Rosatellum

Il Rosatellum è un sistema misto maggioritario e proporzionale, che prevede 232 collegi uninominali per la Camera e 116 per il Senato, ciascuno dei quali avrà il proprio vincitore, a cui vanno aggiunti i collegi proporzionali – 63 per la Camera, 34 per il Senato – che eleggeranno i restanti parlamentari e 18 i deputati e senatori eletti nella circoscrizione Estero.

I seggi vengono assegnati nei collegi uninominali al candidato che ottiene il maggior numero dei voti. Nei collegi plurinominali vengono eletti più candidati, secondo l’ordine di presentazione nelle liste e nei limiti dei seggi ai quali ciascuna lista ha diritto in proporzione ai voti ottenuti dal singolo partito o coalizione. I partiti possono presentarsi da soli o in coalizione. Lo sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni. Se una lista non raggiunge il 3% ed è parte di una coalizione, i voti vengono dirottati al partito prevalente all’interno dell’alleanza.

Come si vota

Il voto è unico e non è prevista la possibilità del voto disgiunto. La scheda elettorale è la stessa sia per la Camera che per il Senato.

Nella scheda è recato il nome del candidato nel collegio uninominale e il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste per il collegio plurinominale. I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Ecco le istruzioni per votare:

  • il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa;
  • il voto espresso tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio
  • se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista, il voto si considera comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista
  • se l’elettore invece traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto si considera valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale
  • se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto si considera nulla.

Per la scheda elettorale è previsto un tagliando antifrode per le schede elettorali, ossia un tagliando rimovibile con un numero progressivo, che sarà annotato prima che l’elettore entrerà nella cabina per votare.