NEW YORK (WSI) – Bill Gates, il patron di Microsoft si schiera contro la riforma fiscale di Donald Trump che abbassa le tasse sulle grandi aziende e sugli individui.
Nel corso di un’intervista alla Bcc, il filantropo che ha all’attivo un patrimonio che supera i 90 miliardi di dollari ED è il secondo uomo più ricco al mondo dopo Jeff Bezos di Amazon, ha affermato:
“Ho pagato più tasse, oltre 10 miliardi, di chiunque altro. Ma lo Stato dovrebbe chiedere a me e alle persone nella mia posizione di versare molto di più”.
Per Gates il problema principale della riforma fiscale targata Trump è la diseguaglianza.
“Non è una riforma progressiva, ma regressiva. I più ricchi tendono ad avere maggiori benefici rispetto alle classi medie o ai poveri: stiamo andando nella direzione opposta a quella auspicabile, in cui si allarga la rete di sicurezza per i meno abbienti e chi sta in cima paga più tasse. Abbiamo un sesto della popolazione che vive in condizioni che ci dovrebbero far vergognare, e il governo si dovrebbe chiedere: ‘Perché non stiamo facendo qualcosa di più per loro?'”.
La stoccata di Gates a Trump arriva in concomitanza alla pubblicazione di un sondaggio, elaborato dai ricercatori dell’Università di Quinnipiac, secondo cui la popolarità del presidente degli Stati Uniti è fortemente in crescita e questo grazie proprio all’economia più forte e ai provvedimenti contenuti nel pacchetto della riforma delle tasse. In base ai numeri resi noti dai ricercatori dell’Università di Quinnipiac, l’indice di gradimento di Trump adesso tocca il 40% e si tratta del risultato migliore degli ultimi sette mesi. Il 51% degli americani approva il modo in cui il presidente degli Stati Uniti sta gestendo l’economia nazionale. Per il 70%, poi, l’economia a stelle e strisce è buona o addirittura eccellente, una percezione mai stata così positiva dal 2001.