MILANO (WSI) – I mercati azionari europei hanno perso valore dall’inizio dell’anno con il ritorno della volatilità, con una notevole eccezione: l’Italia. Così scrive il Financial Times secondo cui, in vista delle elezioni, la robusta performance delle azioni italiane è stata solo in parte alimentata dagli investitori in cerca di buoni affari mentre alla tendenza positiva hanno contribuito anche i buoni dati economici del Paese.
Il Ftse Mib recentemente ha guadagnato di tutti gli altri indici europei, ha spiegato al quotidiano economico inglese l’analista strategico Elia Lattuga (UniCredit).
“Le piccole aziende hanno fatto particolarmente bene grazie al migliorato contesto macroeconomico ed al denaro fresco riversatosi nei Pir, i popolari piani individuali di investimento a lungo termine che godono di forti incentivi fiscali e che sono stati varati per incoraggiare gli investimenti nelle piccole e medie imprese italiane”.
In vista del voto del 4 marzo prossimo, la coalizione di Centrosinistra rischia di essere sconfitta dalle forze del Centrodestra guidate da Silvio Berlusconi e dal Movimento Cinque Stelle, ma assicurano gli analisti, i mercati sembrano non credere affatto all’ipotesi di elezioni-shock.
Ciò è ampiamente dimostrato dall’andamento dei titoli di Stato italiani che in chiusura venerdì offrivano un rendimento del 2% circa, in calo rispetto al 2,5% del marzo 2017. Lo spread con gli analoghi titoli tedeschi è di 128 punti base, pure lui calato dal picco di 213 punti raggiunto ad aprile 2017. Come spiega al quotidiano il professor Lorenzo Codogno dell’Istituto europeo della London School of Economics:
“Dalle elezioni non uscirà una maggioranza anti-establishment o anti-Europa, ed è per questo che i mercati sono così tranquilli”.
Ma Codogno mette in guardia dall’aumento della volatilità più vicino alle elezioni:
“Se non c’è alcuna maggioranza e c’è bisogno di una grande coalizione ed è difficile da concordare, le cose potrebbero effettivamente cambiare nel tempo”.