Usa, seduta positiva per Borse, dollaro e titoli di Stato
La Borsa Usa riesce a ridurre le perdite settimanali con un buon rialzo in avvio di seduta venerdì: l’indice S&P 500 avanza dello 0,62%, il Nasdaq dello 0,68% e il Dow Jones pure. Il dollaro continua a rafforzarsi sull’euro (+0,28%) a 1,2296 dollari per ogni moneta unica, mentre i rendimenti obbligazionari oggi sono in calo, con il tasso decennale che si allontana dalla soglia di pericolo del 3% (vale 2,84%, -3,6 punti base da inizio seduta). Il due anni rende il 2,238% (-0,8% punti base), mentre il cinque anni rende il 2,628% (-2,7 punti base) e il 30 anni il 3,167% (-3,8 punti base). Si stanno abbassando anche i rendimenti dei paesi core dell’area euro.
A contribuire al calo dei rendimenti sono le parole di James Bullard, presidente della Federal Reserve di St.Louis: il membro del board di politica monetaria della Fed ha espresso dubbi sull’efficacia di un ciclo di rialzi dei tassi di interesse troppo sostenuto quest’anno. Dopo la pubblicazione dei verbali della Federal Reserve qualcuno sul mercato si è convinto che le strette monetarie potrebbero essere addirittura quattro nel 2018 in Usa anziché tre.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.