Ancora uno stop, questa volta dall’Europarlamento, al ricorso di Milano contro la decisione di Bruxelles di attribuire ad Amsterdam la nuova sede dell’Agenzia europea del Farmaco (Ema).
Con 14 voti contrari, sette a favore e un’astensione, la commissione Affari costituzionali dell’Eurocamera ha bocciato l’emendamento presentato dalla relatrice Mercedes Bresso (Pd), che chiedeva di eliminare dal testo del nuovo regolamento dell’Ema proposto dalla Commissione Ue ogni riferimento alla città di Amsterdam come nuova sede e di tornare a discuterne.
Una batosta che ha scoperto il fianco bipartisan degli europarlamentari. L’iniziativa è stata votata infatti da tutto il gruppo dei Socialisti e democratici (S&D), ha rilevato Bresso “ma respinta col voto determinante di tutto il Ppe e dei liberali dell’Alde”.
“Le promesse e le rassicurazioni” del capogruppo del Ppe Manfred Weber e del presidente dell’Eurocamera Antonio Tajani si sono “confermate autentiche bufale”, così come stata “dimostrata l’assoluta irrilevanza di Berlusconi nel Ppe”, ha attaccato la relatrice.
A rincarare la dose, nella lettura politica di quanto avvenuto, è stata la capodelegazione del Pd Patrizia Toia:
“Oggi il Ppe ha deliberatamente inferto uno schiaffo a Forza Italia. Noi continueremo a batterci per il rispetto del Parlamento europeo”.
E sebbene il sindaco di Milano Beppe Sala anche sia tornato ad insistere sulla necessità di “dare battaglia fino all’ultimo giorno”, la doccia fredda non lascia ben sperare per il prossimo voto, quello alla commissione Ambiente del 12 marzo, e quello successivo in plenaria, qualche giorno dopo.