Cina: manifattura ancora indietro, giù il Pmi in febbraio
Prosegue il trend al ribasso dell‘attività manifatturiera in Cina: a febbraio l’indice Pmi calcolato dal National Bureau of Statistics è sceso a 50,3 punti, rispetto ai 51,3 punti di gennaio, ai minimi da agosto 2016. L’indice Pmi non manifatturiero si contrae a 54,4 punti dai 55,3 punti di gennaio.
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Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.