Economia

Guerra dazi: Gary Cohn non ci sta, si dimette consigliere di Trump

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Mentre tra Stati Uniti ed Europa i toni sono già da guerra commerciale, ala vigilia del piano con cui Bruxelles intende contrastare i dazi su acciaio e alluminio annunciati da Donald Trump, il presidente americano rende ancor più rovente il clima:

“La Ue è stata particolarmente dura con gli Stati Uniti. Hanno reso impossibile vendere lì alcuni nostri prodotti come le automobili. Una situazione molto ingiusta. Questo non accadrà mai più”

Una battaglia non condiviaa dal consigliere economico di Donald Trump, Gary Cohn, ex Goldman Sachs nonchè tra i fautori della riforma fiscale americana, che ha deciso cosī di dimettersi.

“È stato un onore servire il mio paese e attuare politiche economiche a favore della crescita a beneficio del popolo americano, in particolare con il passaggio alla nuova riforma fiscale” ha detto, aggiungendo: “Sono grato al Presidente per avermi dato questa opportunità e auguro a lui e all’Amministrazione un grande successo in futuro”, ha detto Cohn.

Intanto in risposta ai dazi annunciati da Trump, Bruxelles si prepara a rispondere con misure che rappresentano una vera e propria ritorsione: sul tavolo della Commissione Ue c’è già una lista di prodotti “made in Usa” da colpire, per un totale di 2,8 miliardi di euro, ossia tanto quanto i preannunciati dazi Usa al 25% e 10% impatterebbero sull’acciaio e alluminio europeo.

Così si punta a penalizzare le importazioni di iconici brand come Levi’s o Harley Davidson, passando per il bourbon. In particolare, secondo le indiscrezioni, i dazi Ue colpiranno 3 settori: agroalimentare, acciaio e altro, ognuno per circa un terzo del valore.