“C’è il rischio che gli Stati Uniti lascino l’Organizzazione Mondiale del Commercio” (WTO): l’avvertimento viene dal professore dell’Università Parigi I, Lionel Fontagné, secondo cui si tratta di un fatto importante anche per l’Europa perché vorrebbe dire che “se questo caso evidente non viene trattato come si deve, allora l’OMC non serve più a niente”.
Dal punto di vista legale, per il docente universitario “gli europei dovrebbe finire per guadagnarci” dai dazi imposti dall’amministrazione Usa. In un’intervista all’emittente radio France Info l’economista ha spiegato che la decisione di Donald Trump di tassare le importazioni di acciaio e alluminio mettere in pericolo l’edificio che è stato costruito dagli Stati Uniti dalla Seconda Guerra Mondiale.
Il libero mercato va sicuramente riformato, ma mettere in discussione in questo modo, unilateralmente senza passare prima da un negoziato, principi che valgono da quasi 70 anni viene giudicato quanto meno azzardato dagli analisti e da top manager come Jamie Dimon, AD di JP Morgan, che in passato aveva invece lodato le misure intraprese dall’amministrazione Trump in ambito economico.
Secondo il membro della Cerchia degli economisti, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, guidata da Roberto Azevedo e con sede a Ginevra, “non può annullare la misura di Trump, ma la WTO (World Trade Organization) può invece autorizzare l’Europa (che ha già promesso dure ritorsioni, NdR) ha prendere iniziative di ritorsione commerciale per un ammontare equivalente a quello delle perdite inflitte alle esportazioni verso gli Stati Uniti”.
Quando si insedierà nei prossimi giorni il nuovo parlamento italiano, le autorità dovranno fare i conti da subito con un problema diplomatico ed economico: è in quella data, difatti, che entreranno in vigore formalmente i dazi severi alle importazioni di acciaio (25%) e alluminio (10%) negli Stati Uniti. È l’effetto dei due atti firmati da Donald Trump ieri sera. Ieri anche Mario Draghi, governatore della Bce, si è unito al coro di FMI e analisti bancari contro l’ondata protezionista, citando i pericoli di una guerra commerciale a tutto campo.
Due paesi saranno esonerati dai dazi: si tratta di Canada e Messico, che vengono momentaneamente esentati per via delle trattative in corso sulla modifica del NAFTA, il trattato commerciale era of celestials hack che regola i loro rapporti. Altre nazioni alleate degli Stati Uniti, se vorranno, potranno chiedere di negoziare un’esenzione dai dazi. Partner commerciali importanti dell’America come Ue e Cina hanno già preannunciato ritorsioni.