Usa: creati 313 mila posti di lavoro a febbraio, disoccupazione al 4,1%
Nel mese di febbraio 313 mila posti di lavoro sono stati creati in America, più del previsto (+208 mila). Era da ottobre 2015 che non venivano assunte tante persone. Gli Stati Uniti hanno raggiunto la piena occupazione, con il tasso di partecipazione alla forza lavoro ai massimi dal 1983, motivo per il quale il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,1% e non è sceso, come invece prevedevano gli analisti, al 4%.
I dati sulla creazione di posti di lavoro a gennaio sono stati rivisti al rialzo, a 239 mila unità, così come quelli di dicembre: in totale nei due mesi sono stati creati 54 mila impieghi più del previsto. Il presidente Donald Trump sarà entusiasta dei dati di facciata, ma lo sarà meno del fatto che i salari orari, che hanno visto un incremento del 2,6% su base annuale, hanno deluso. Le aspettative erano per un aumento del 2,8%, come a gennaio.
Sui mercati finanziari, dollaro e future sui principali indici della Borsa Usa traggono beneficio dai dati, che mostrano una certa solidità del mercato del lavoro e dell’economia statunitensi, ma anche un’inflazione sotto controllo. I rendimenti dei Treasuries Usa decennali salgono di quattro punti base al 2,9%. Lo scenario è ideale per la Fed, in quanto dipinge una situazione da Riccioli D’Oro per l’economia, ossia una di crescita coordinata costante accompagnata da un’inflazione tiepida.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.