I mercati americani proseguono sulla via dei ribassi dopo il dato leggermente al di sotto delle stime sulla fiducia dei consumatori di novembre e sulla scia delle preoccupazioni che la crescita dell’economia possa rallentare nel quarto trimestre dopo aver accelerato fino al 4% nel terzo . Gli economisti hanno infatti ridotto le stime sul PIL del quarto trimestre 2002 e del primo trimestre 2003. Le borse Usa rallentano dunque il passo dopo una seduta all’insegna dei rialzi , in cui il Nasdaq e il Dow Jones hanno chiuso rispettivamente al livello piu’ alto dal 19 giugno e dal 26 agosto.
A smorzare velocemente l’iniziale entusiasmo per il rialzo del 4% del PIL del terzo trimestre, l’evidenza che anziche’ un reale miglioramento della congiuntura, alla base di tale crescita ci sarebbe soprattutto la maggiore accumulazione delle scorte da parte delle imprese e il livello piu’ basso dei beni importati dagli Usa’. Analizzando attentamente l’indicatore, emerge che in realta’ sebbene la spesa relativa ai consumi continui a crescere, gli investimenti delle imprese non accennano a risalire la china e sono infatti scesi dello 0,7% (revisione al ribasso dai precedenti +0,6%).
Gli economisti del sondaggio del National Association for Business Economics, prevedono attualmente che nel quarto trimestre l’economia crescera’ soltanto dell’1,4% invece che del 2,7% come previsto nel sondaggio di due mesi fa. Gli economisti hanno inoltre ridotto le previsioni sul primo trimestre 2003 a +2,5% dalla stima precedente a +3,3%.
Sempre sul fronte macro, ignorate dagli investitori le previsioni ottimistiche arrivate stamane dal segretario al tesoro Paul O’Neill che, in un’intervista sul Financial Times, ha detto che “I redditi reali continuano a crescere. Questo e’ un buon segnale. La produttivita’ continua ad andare avanti e non vedo all’orizzonte nulla che possa ostacolare tale corso. Ritengo che il prossimo anno si aprira’ abbastanza bene”.
Migliore delle attese il dato vendita nuove case relativa al mese di ottobre, con il settore immobiliare che continua dunque a confermarsi come dei punti di forza dell’economia Usa.
Miste le notizie sul fronte societario. Se da una parte sono arrivate indicazioni positive su Intel (INTC – Nasdaq), Cisco (CSCO – Nasdaq) e sui cellulari (YLS), dall’altra sono giunte brutte notizie per il settore networking in generale (NWX), biotech (BTK), per Veritas (VRTS – Nasdaq) e per le banche d’affari Morgan Stanley (MWD – Nyse) e Goldman Sachs (GS – Nyse).
Sui listini in generale, in calo semiconduttori, bancari, biotech, networking, tlc, petroliferi, software, hardware. In leggera crescita settore auto.
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