Società

Rebus governo: Berlusconi apre al M5S ma Di Maio corteggia il PD

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – La svolta di Berlusconi: così scrive il quotidiano Repubblica che svela come il leader di Forza Italia, dopo mesi di attacchi, si stia aprendo ad un accordo col Movimento 5 Stelle in merito in primis alle presidenze delle Camere e poi ad un possibile patto di governo.

Per la questione Camere ai Cinque Stelle andrebbe la Camera con Roberto Fico, a Forza Italia il Senato con una terna di nomi in ballo. Il quotidiano parla di un incontro ad Arcore tra Berlusconi e Salvini, con il primo che riconosce l’importanza del primo partito, il M5S.

“Noi non abbiamo preclusioni nei confronti del Movimento e pensiamo si possa trovare un’intesa su un governo di programma», conferma nel colloquio col capo leghista e poi nelle ore successive agli altri dirigenti di Forza Italia. Si tratterebbe di un accordo basato su alcuni punti fondamentali in tema di economia, lavoro, sicurezza, immigrazione. Se poi saranno i grillini a dire no – è il ragionamento del leader forzista – allora il quadro si ribalterà: si assumeranno loro la responsabilità del mancato accordo, Salvini non potrà più rompere per accordarsi da solo con Di Maio e, in caso di ritorno alle urne, la colpa ricadrebbe su chi ha fatto saltare il tavolo. La differenza tra Berlusconi e Salvini sta nel fatto che l’uomo di Arcore non esclude di chiudere in alternativa quell’accordo per un “governo di programma” col Pd, qualora i grillini si rifiutassero. Prospettiva che il leghista invece ha già accantonato in più occasioni”.

Un quadretto perfetto scrive Repubblica, se Grillo, Casaleggio e Di Maio accettassero davvero di andare al governo con Berlusconi. Ma al di là della Manica la pensano diversamente dalla ricostruzione che ha fatto Repubblica. Secondo il Financial Times infatti Berlusconi non sarebbe disposto a fare da stampella del governo e ricoprire un ruolo secondario. L’ex premier vorrebbe che uno dei suoi diventasse presidente di una delle due Camere, perché teme che se il M5S e la Lega si spartiscono le due importanti cariche dello stato, finiranno per formare un governo tra di loro. Tuttavia, scrive il quotidiano economico, è improbabile che Berlusconi – che dovrebbe incontrare Salvini mercoledì per cercare di definire una posizione comune – abbia molta influenza in questa fase per fermare la Lega che protende verso i Cinque Stelle, come affermano gli analisti politici. La resistenza di Berlusconi a un patto tra Di Maio e Salvini significa che il leader di Forza Italia teme proprio che possa essere in atto un patto più ampio tra i Cinque Stelle e la Lega per governare il Paese.

“Salvini è il leader del momento in ascesa. Non lascerà che Berlusconi rallenti i suoi progetti”, dice Sofia Ventura, docente di scienze politiche all’Università di Bologna, e alcuni si chiedono se Berlusconi alla fine dovrà cedere e seguire l’esempio di Salvini.

“Berlusconi è nervoso perché vede Salvini parlare con Di Maio ma prima o poi la domanda sarà se finirà sotto lo stesso tetto”, dice Francesco Galietti, analista di PolicySonar a Roma.

“Berlusconi si sta ancora riprendendo dal successo che ha ottenuto alle elezioni, quindi non so quale ruolo possa rivendicare”, dice Guglielmo Picchi, avvocato della Lega toscana.

 “Era il capo di tutto, ma ora deve adattarsi ad essere il numero due”.

Ma c’è un altro tassello che va ad aggiungersi a questa difficile situazione a cui dovrà dare un senso ilo presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima di iniziare le consultazioni per formar eun nuovo governo. Sembra infatti che Luigi Di Maio non abbia abbandonato del tutto l’idea di convincere il PD e la sua carta da giocare per attirare la sinistra è il patto interno siglato tra i suoi per eleggere Roberto Fico a Montecitorio – un candidato che non dispiace al centro sinistra – con l’obiettivo duplice di compattare i gruppi M5S e lanciare un amo ai dem.