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I MERCATI? SONO METEOROPATICI

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Volete sapere come andranno i mercati azionari? Controllate le previsioni del tempo e avrete la risposta.

La storia insegna: quando a New York splende il sole Wall Street va bene, mentre il cattivo tempo, oltre a deprimere l’umore delle persone, mette agli indici i bastoni tra le ruote.

Un esempio? Giovedi’ 5 dicembre New York viene colpita da una tempesta di neve. Lo stesso giorno il Dow Jones cede 155 punti. Di casi del genere ce ne sono a bizzeffe, tutti ampiamente documentati.

Uno degli studi piu’ interessanti e’ quello condotto dai professori David Hirshleifer e Tyler Shumway, rispettivamente dell’Ohio State e della Michigan State University, che prende in esame 26 Stati USA nel periodo compreso tra il 1982 e il 1997. Da esso emerge una stretta correlazione tra l’umore degli investitori determinato dalle condizioni meteo e l’andamento dei mercati. In altre parole, quando c’e’ bel tempo gli investitori tendono ad essere piu’ positivi e ad interpretare con piu’ ottimismo le notizie che via via giungono dai fronti macroeconomico, societario, geopolitico…

Non dimentichiamo che la psicologia degli investitori ha spesso fatto il bello e cattivo tempo in borsa, incidendo a volte piu’ dello stesso news flow. E in un momento di incertezza qual e’ quello attuale, il fattore psicologico ha ripercussioni ancora maggiori.

Un’altra ricerca, condotta da Mark Kamstra, economista della Federal Reserve di Atlanta, in collaborazione con l’Universita’ di Toronto e l’Universita’ della British Columbia, sottolinea il ruolo fondamentale che la meteoropatia (cioe’ la depressione derivante da una diminuizione della luce solare) gioca sui mercati finanziari. L’umore ha ripercussioni sulle scelte operative: un investitore depresso diventa piu’ avverso al rischio e quindi si tiene alla larga dall’azionario.

Consapevoli degli effetti negativi che uno stato depressivo esercita sulla capacita’ decisionale degli investitori, gli esperti consigliano di limitarsi, quando si e’ di cattivo umore, a mettere in atto strategie operative esclusivamente meccaniche, in cui la componente decisionale e’ abbastanza limitata e l’emotivita’ non rischia di interferire con il risultato.