Nasce terminale blockchain dove fondi hedge possono scambiare criptovalute
Vendere e comprare criptovalute diventerà più facile per i fondi hedge e per gli investitori istituzionali grazie alla nascita di un nuovo terminale che si basa sulla tecnologia blockchain per offrire trasparenza con un programma di compliance sofisticato. Un sondaggio condotto di recente mostra come un gestore di fondi hedge su quattro ha già inserito le crypto nel proprio portafoglio di investimento oppure intende farlo nei prossimi sei mesi. Quasi un decimo del campione, inoltre, sta valutando la fattibilità del progetto.
Il Blockchain Terminal (BCT) è a tutti gli effetti un desktop pensato per raccogliere dati e informazioni su cui i chief compliance officer (CCO), i gestori di portafoglio, gli analisti e i trader possono fare affidamento per fare i propri investimenti nel quotidiano. L’amministratore delegato di BCT è un dirigente veterano dell’industria dell’asset management che ha alle spalle una decina d’anni di esperienza professionale a Wall Street. Stando alle stime di Autonoumus Next, i fondi hedge specializzati nelle criptovalute sono in grande crescita. Al momento si contano più di 225 fondi che hanno in gestione 5 miliardi di dollari complessivi di attivi del settore crypto.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.