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Borse, sollievo sul fronte dazi ma “generali di mercato sono morti”

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Dopo la perdita del 6% della settimana scorsa, Wall Street prova a rimbalzare con l’azionario che sta provando a ritrovare stabilità in un nuovo regime fatto di volumi e volatilità in aumento. Ma lo scenario per i titoli tecnologici, che Eric Peters, CIO di One River Asset Management definisce “i generali di mercato”, i cosiddetti FAANG non è affatto dei migliori.

Mentre la grande fase rialzista precedente per le Borse era stata “guidata” dalle banche quella attuale, che ha visto l’S&P 500 guadagnare il 331% dai minimi del 2009, ha visto i titoli tecnologici come grandi protagonisti. Facebook ha guadagnato il 413% dall’ingresso in Borsa nel 2013, Amazon il 2.102%, Apple il 1.123%, Netflix il 5.329% e Google il 586%. Dai massimi, però, il social network più popolare al mondo ha perso il 18%, Amazon l’8%, Apple e Netflix il 10% e Google il 14%.

“Temevo che le nuove norme di regolamentazione avrebbero sancito la fine dei generali di mercato attuali, i tecnologici. Ho avuto ragione”, proclama Peters, aggiungendo che “i generali di mercato sono morti“.

Le Borse di Europa e Asia guadagnano terreno grazie a un clima più sereno intorno alla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Stando alle indiscrezioni del Wall Street Journal, le due potenze economiche mondiali sarebbero al lavoro per trovare un’intesa che impedisca un’ulteriore escalation di dazi alle importazioni. A livello settoriale i gruppi attivi nelle telecomunicazioni e nell’industria automobilistica sono i grandi vincitori di seduta in Europa

Tra gli altri mercati, fanno fatica i Bond mentre il contratto sul Brent del petrolio scambia sopra i 70 dollari al barile, spinto dall’inasprirsi delle tensioni in Yemen dove i sauditi hanno intercettato un missile. In un contesto di ritorno dell’appetito per il rischio, l’oro viene penalizzato e vede ridotti i guadagni di venerdì scorso. Il rame scambia ancora in ribasso dopo che i metalli di base hanno subito il peggior calo settimanale da inizio febbraio. I rendimenti dei Treasuries Usa decennali avanzano di tre punti base, mentre i Bund tedeschi e i Btp italiani cedono quota. Sul Forex lo yen ripiega dopo aver toccato i massimi in oltre 16 mesi rispetto al dollaro.

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