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Non solo Binance: a Malta altre tre protagoniste delle criptovalute

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Di Matteo Oddi

È di pochi giorni fa l’annuncio dell’apertura a Malta di una nuova sede di Binance. Binance è stato fondato nel 2017 ad Hong Kong, ma ha trasferito i suoi server in Giappone dopo la stretta del governo cinese sulle criptovalute iniziata lo scorso settembre. Secondo i dati di Coinmarketcap.com, subito dopo l’annuncio Binance ha registrato un volume di scambi per 1,7 miliardi di dollari.

Attraverso la sua società, l’amministratore delegato Zhao Changpeng mette a disposizione dei suoi 6 milioni di utenti, circa 120 criptovalute e sta preparando il lancio di un exchange decentralizzato con coppie fiat/criptovaluta, l’exchange di criptovalute più grande al mondo per volumi di scambi giornalieri, che ne approfitterà per lanciare i suoi primi pair in moneta fiat.

Oggi l’isola dell’UE torna a far parlare di sé. Nelle ultime ore tre amministratori delegati di società attive nel mondo delle criptovalute hanno manifestato il loro interesse nei piani del governo del premier laburista Joseph Muscat, intenzionato a trasformare Malta in una Singapore europea, con un occhio di riguardo per le società che operano nel campo del fintech e della tecnologia blockchain in particolare.

“Blockchain e gli asset digitali sono le fondamenta di un nuovo tipo di economia. Malta dimostra ancora una volta di avere intenzioni serie circa il suo ruolo da pioniere in questo campo. Si tratta di segnali importanti, specialmente in tempi come questi dove il caos regolatorio intorno alle criptovalute ha una grossa incidenza sul mercato”, ha commentato Anatoliy Knyazev di Exante, broker a licenza maltese che ha lanciato il primo fondo in bitcoin nel 2012.

I tweet entusiastici da parte dell’amministratore delegato di Binance, Zhao Changpeng, secondo cui “Malta è molto progressista quando si tratta di cripto e fintech. Pensiamo che altre aziende nel settore delle criptovalute dovrebbero prenderla in considerazione”, non sono certamente passati inosservati tra i suoi colleghi.

Il primo a rispondere alla chiamata è stato Justin Sun, CEO di Tron e uno dei 30 imprenditori asiatici under 30 da tenere d’occhio secondo Forbes. Tron è un protocollo decentralizzato basato su blockchain molto ambizioso: il suo obiettivo è costruire “un sistema di intrattenimento gratuito in tutto il mondo”, lasciando ai creatori il pieno controllo sui loro contenuti.

“#TRON sostiene fortemente la grande lungimiranza del Primo Ministro Joseph Muscat e spera di costruire un’Isola Blockchain con il governo di Malta. Stiamo seriamente considerando di investire e operare a Malta nelle prossime settimane dopo l’annuncio del nostro partner strategico Binance”, ha dichiarato Sun.

Di avviso simile si è rivelato sempre Kris Marszalek, CEO di Monaco Card, società dietro a un’App e una carta prepagata che permettono transazioni in moneta Fiat, la divisa governativa stampata dalla banca centrale, a conti in criptovalute. “Stiamo esaminando un investimento a Malta” ha dichiarato Marszalek.

E infine a rendere noto il suo supporto di quello che ha definito come il “blockchain paradise plan” di Malta è stato Lao Mao, CEO della piattaforma di scambio BigONE.

Tutti e tre questi endorsement sono stati re-twittati da Zhao Changpeng sul suo profilo personale: per lui “la festa è iniziata”.