Caso Skripal: Russia espelle 60 diplomatici Usa, chiude consolato San Pietroburgo
Incominciano le ritorsioni pesanti che la Russia aveva promesso di effettuare nei confronti dell’Occidente. In risposta alle misure imposte da Europa e Stati Uniti dopo il caso dell’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal in suolo britannico, il Cremlino ha fatto sapere che ordinerà l’espulsione di 60 diplomatici statunitensi dalla nazione e chiuderà il consolato di San Pietroburgo. A dare l’annuncio è stato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, in una misura analoga a quella dell’America.
Il presidente Donald Trump ha dichiarato nei giorni scorsi che avrebbe espulso 60 diplomatici russi dagli Stati Uniti e chiuso il consolato di Seattle. would expel 60 Russian diplomats from the US, and close the Russian consulate in Seattle. La Russia, accusata da Londra di essere responsabile dell’avvelenamento dell’ex spia 66enne del KGB, che poi aveva tradito il suo paese di origine, è stata già colpita da una serie di sanzioni per i fatti di domenica 4 marzo nella città di Salisbury. Sono già più di 100 i diplomatici russi espulsi da tre continenti diversi, Europa, di cui due dall’Italia, Australia e Stati Uniti.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.