Guerra dei dazi, Cina avvia procedura di infrazione regole WTO contro gli Usa
Dopo aver risposto all’attacco commerciale degli Stati Uniti con dazi del 25% su 106 prodotti Usa per un valore complessivo di 50 miliardi di dollari, la Cina ha avviato una procedura davanti all’organizzazione mondiale del commercio, la WTO con sede a Ginevra, per chiedere che vengano imposte sanzioni contro gli Stati Uniti per le sue pratiche contro il libero scambio.
Il rappresentante cinese del WTO, Zhang Xiangchen, ha affermato che i dazi annunciati dagli Stati Uniti per recuperare le presunte perdite dovute a un abuso di proprietà intellettuale costituiscono “una violazione intenzionale e grave dei principi fondamentali del WTO” di non discriminazione e tariffe vincolate.
In seguito alle decisioni delle autorità cinesi, sui mercati valutari lo yuan ha esteso le perdite e ora registra la performance giornaliera peggiore da febbraio nei confronti di sterlina britannica (vedi grafico) e dollaro Usa, con il cross dollaro yuan che torna a viaggiare in area 106. Lato azionario, i future sull’S&P 500 cedono più dello 0,5% mentre il Dow Jones si appresta ad avviare gli scambi in calo di 600 punti.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.