India vieta Bitcoin e altri servizi, potrebbe emettere criptovaluta nazionale
L’India ha messo al bando i wallet di Bitcoin e ha vietato altri servizi legati al mondo delle criptovalute, ma la decisione della banca centrale potrebbe essere una misura che farà da anticamera al lancio di una propria moneta virtuale nazionale. La Reserve Bank of India ha ordinato un giro di vite contro una serie di crypto tra cui il Bitcoin perché sfuggono al sistema di regolamentazione indiano.
“È stato deciso che, con effetto immediato, le entità sottoposto alle regolamentazione della banca centrale non dovranno fare affari con o fornire servizi a individui o aziende che operano nel settore delle criptovalute”, si legge in un comunicato della Reserve Bank of India, in cui si aggiunge che le entità registrate che hanno già offerto servizi simili dovranno slegare i loro rapporti con le autorità entro una data limite specifica”. A questo proposito è stata emessa una circolare a parte che parla di tre mesi di tempo.
A quel punto verrà dunque sancita ufficialmente in India la fine delle attività per le piattaforme di scambio di monete digitali e anche per chi detiene Bitcoin o altre criptovalute. Nonostante la notizia negativa, le criptovalute tra cui il Bitcoin, quella a maggiore capitalizzazione, sono poco variate sui mercati nelle ultime 24 ore. Le quotazioni vengono tuttavia dal peggior trimestre di sempre.
Breaking news
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.
Le borse asiatiche mostrano segnali di crescita con Hong Kong in testa, grazie ai titoli tecnologici. Gli investitori analizzano positivamente i dati sugli utili industriali cinesi, mentre si attendono i risultati PMI. Tra i titoli, Alibaba, JD e Meituan registrano forti guadagni, mentre Nio ed Easou Technology calano.