Gli investitori fanno incetta di Btp e titoli periferici mentre le tensioni per la guerra commerciale globale aumentano. Le obbligazioni italiane sono state quelle che hanno guadagnato di più tra i titoli sovrani dell’area euro, sulla scia della risposta della Cina all’imposizione dei dazi degli Stati Uniti. Questo nonostante l’Italia manchi ancora di un governo funzionante dopo le elezioni del 4 marzo.
Anche i bond spagnoli e portoghesi hanno anche intrapreso straordinari rally negli ultimi mesi in mezzo a una serie di aggiornamenti del rating del credito, mentre la Banca centrale europea continua a pompare 30 miliardi di euro al mese nei mercati obbligazionari della regione. “Sorprendente è che le obbligazioni italiane abbiano sovraperformato praticamente contro tutto”, ha detto Michael Leister, responsabile della strategia tariffaria presso Commerzbank AG.
La correlazione tra le azioni europee e le loro controparti statunitensi è al minimo dal 2006, una tendenza che potrebbe aiutare la regione a sovraperformare quest’anno, secondo Allianz Global Investors. Il collegamento di 120 giorni tra l’indice Stoxx Europe 600 e lo S&P 500 è sceso dallo 0,6 di inizio febbraio, appena dopo l’inizio del selloff del mercato azionario globale, a 0,37, allontanandosi dal livello 1, che rappresenta la correlazione perfetta.
“Spererei che la sovraperformance delle azioni europee rispetto agli Stati Uniti continuasse, sostenuta da valutazioni azionarie più basse, e con i guadagni europei che continuano a riprendersi da livelli ancora relativamente depressi”, ha dichiarato Marcus Morris-Eyton, un gestore di fondi con sede a Londra.