Cambio ai vertici di Deutsche Bank. Christian Sewing, 47 anni, è stato nominato dal Consiglio di sorveglianza della banca tedesca nuovo amministratore delegato al posto di John Cryan, che lascerà l’istituto a fine mese. Si tratta del terzo cambio al vertice in sei anni per la maggiore banca tedesca, che ha chiuso il 2017 in rosso per il terzo anno consecutivo.
Positiva la reazione del mercato, che punta infatti su una nuova strategia che possa consentire il rilancio dell’istituto. Il titolo dell’istituto di credito spicca in mattinata come il miglior titolo sul listino di Francoforte (Dax 30 +0,8%), dove balza del 3,3% a 11,7 euro.
Sewing, il più giovane ceo nella storia di Deutsche Bank, viene dalla divisione commerciale della banca, e per il momento si è limitato ad annunciare ‘decisioni difficili’ sui salari in una lettera interna alla banca diffusa dal quotidiano Handelsblatt.
“La priorità è sfruttare i nostri punti di forza e allocare i nostri investimenti di conseguenza. Allo stesso tempo cercheremo di liberare la capacità di crescita ritirandoci da quelle aree in cui non siamo sufficientemente redditizi”, ha detto, senza fornire però dettagli.
L’obiettivo dovrebbe essere quello, piú in generale, di una riduzione dei costi che quest’anno non dovrebbero superare i 23 miliardi di euro. Sotto i riflettori c’è soprattutto la divisione della banca d’investimento, in crisi e che conta 40mila dipendenti ma che continua comunque a generare una buona fetta del giro d’affari di Deutsche Bank.
Sewing ha aggiunto che Deutsche Bank ha bisogno alzare il target dei ricavi in tutte le aree e rispettare l’obiettivo del 2018 alla voce costi rettificati per non più di 23 miliardi di euro.
L’addio di Cryan, secondo molti esperti, potrebbe essere il primo passo verso una fusione con un’altra banca europea, probabilmente in Germania. Tale eventualità è stata a lungo discussa. Si vedrà se questo è il momento giusto.