Eurozona, Citigroup: dati economici in calo, ma è un buon segnale
La deludente performance di dati economici dell’Eurozona è una buona notizia: lo ha affermato Jonathan Stubbs, strategist di Citigroup. Stubbs fa riferimento al Citigroup Economic Surprise Index, l’indicatore per valutare l’assunzione o meno di posizioni lunghe in azioni europee. Egli sostiene che con l’indice fino a quasi -90, siamo a livelli che storicamente preannunciano guadagni per i titoli azionari.
“Un calo al di sotto del -70 ha mandato un forte segnale di acquisto per gli investitori negli ultimi 15 anni, con una sola eccezione: il 2008 (…). Gli investitori dovrebbero aumentare l’esposizione o sovrappesare i cicli, i titoli del settore finanziario, a valore e ad alto rischio”.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.