Usa, divieto Trump sulla cinese ZTE ricadrà su Qualcomm
La mossa degli Stati Uniti per fermare le società americane che vendono componenti al produttore cinese di apparecchiature per telecomunicazioni ZTE Corp toccherà anche un altro soggetto: Qualcomm, società statunitense che è un importante fornitore di chip per i telefoni di ZTE. Con la nuova decisione di Trump, che va in senso protezionista, per sette anni le aziende Usa non potranno vendere componenti alla società. Secondo Neil Shah, direttore della ricerca presso Counterpoint Research, ZTE vende in tutto il mondo circa 45 milioni di smartphone all’anno, e quasi la metà di questi ha il chip di Qualcomm.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.