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Tesla: investitori pronti al peggio, disposti a pagare cara protezione cali

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Nonostante i forti venti contrari, il titolo Tesla ha reagito tutto sommato bene in Borsa. Tanto che a questo punto qualcuno potrebbe pensare che il titolo del costruttore americano sia indifferente a tutto.

Si prenda il caso di martedì 17 aprile, quando la società ha annunciato una sospensione temporanea della produzione di Model 3: in quell’occasione le azioni Tesla hanno segnato guadagni di massimo lo 0,3% in giornata, ma hanno poi chiuso in calo dell’1,2%, sui minimi di seduta.

Il giorno dopo il CEO Elon Musk ha scritto una lettera ai dipendenti alzando l’obiettivo di produzione del Model 3. La notizia ha fatto rimbalzare il titolo, che è cresciuto di oltre il 4% in termini intraday.

Considerando che Tesla ha attirato l’ira degli investitori più di una volta, spostando ripetutamente le stime di produzione, i recenti guadagni del titolo dimostrano che gli operatori sono ancora più che disposti a prendere in parola Musk, rafforzando ulteriormente questa idea di invincibilità dell’azienda.

La verità – secondo gli analisti citati da Business Insider – è un altra. Gli investitori di Tesla si stanno preparando al peggio. Come mostra il grafico sotto, gli operatori stanno pagando un premio per potersi proteggere da un calo del 10% delle azioni Tesla nel corso del mese successivo, che è quasi più alto di sempre rispetto invece alle scommesse per un rialzo del 10%.

La misura – nota come skew – ha raggiunto un picco all’inizio di aprile e da allora è rimasta su livelli elevati. Nonostante la tenuta delle azioni di Tesla nei giorni scorsi, gli investitori stiano pagando proteggersi contro un eventuale ribasso alla luce della serie di notizie negative che si sono abbattute sulla la società di auto elettriche negli ultimi mesi.

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