Rimpatrio ultimato, Bundesbank mette in mostra tutto il suo oro
Otto barre di oro delle riserve della Bundesbank sono esposte al suo Museo dei soldi come parte della mostra “Gold. Treasures at the Deutsche Bundesbank”, che durerà fino a settembre. Per decenni quasi nessuna delle circa 3.400 tonnellate di oro, per un valore di 117 miliardi di euro oggi, avrebbe potuto essere trovata sul suolo tedesco. Per mantenere l’oro al sicuro da una possibile invasione sovietica durante la Guerra Fredda, le barre furono conservate nelle casse delle banche centrali di New York, Londra e Parigi. Ma la crescente pressione dell’opinione pubblica ha spinto la Bundesbank a portare a casa la metà delle sue riserve, un’impresa completata l’anno scorso.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.