Otto fund buyer su dieci sorpresi dal fatto che la volatilità sia rimasta a livelli bassi così a lungo e per la metà la principale preoccupazione per il 2018 è l’aumento di volatilità sui prezzi degli asset.
Questo il dato che emerge dall’indagine svolta da Natixis Investment Managers tra 200 fund buyer a livello globale, responsabili della selezione dei fondi all’interno di private bank, assicurazioni, fondi di fondi e altre piattaforme retail. I fund buyer intervistati però non sono concordi sull’impatto della volatilità sui loro portafogli, con il 39% che vede l’aumento della volatilità come un rischio, mentre il 38% si attende un effetto positivo sulle performance.
Dall’indagine è emerso, inoltre, che i fund buyer preferiscono ricorrere alla gestione attiva e, poiché il 78% degli investitori individuali a livello globale vogliono che i loro investimenti siano allineati ai loro valori personali, i professionisti stanno iniziando a guardare i benefici degli investimenti ESG sia in termini di dell’alpha che di gestione del rischio.
“I risultati dell’indagine, dichiara Antonio Bottillo managing director di Natixis Investment Managers in Italia, suggeriscono che i fund buyer abbiano maggiori probabilità di effettuare spostamenti direzionali, piuttosto che effettuare cambiamenti nell’allocazione wholesale. Sul comparto obbligazionario cercheranno di ridurre la duration e implementare gli investimenti alternativi per aumentare il reddito. Sull’azionario, stiamo vedendo una preferenza verso i titoli europei e quelli dei paesi emergenti. In termini di investimenti alternativi, i professionisti si stanno rivolgendo al private equity per generare alpha e gestire la volatilità con coperture e managed futures. I fund buyer ritengono che nel lungo termine il valore possa essere generato da una gestione attiva implementata attraverso un’ampia gamma di strategie”.
Oltre otto intervistati su 10 inoltre, circa l’82%, sono convinti inoltre che, se le strategie di investimento saranno modellate per soddisfare una nuova realtà di mercato, il loro target di ritorno medio dell’8,4% sia realisticamente ottenibile nel 2018.
Le strategie più popolari utilizzate dai fund buyer per gestire il rischio? Al primo posto la diversificazione del portafoglio (91%), a seguire il risk budgeting (80%) e infine l’incremento nell’utilizzo degli alternativi (75%). Due professionisti su dieci (42%) inoltre affermano che gestiranno la duration per mitigare le principali perdite dei portafogli obbligazionari. Tuttavia, tre fund buyer su dieci (62%) dichiarano che il reddito fisso non ricoprirà il tradizionale ruolo di gestione del rischio ancora a lungo, mentre per il 20% aumenterà il ricorso a investimenti fino ad un 18% che ha ridotto l’esposizione complessiva all’obbligazionario.