Per la prima volta da nove anni, Berkshire Hathaway, la holding che fa capo a Warren Buffett, ha chiuso un trimestre in rosso. Un risultato previsto dal finanziere americano, tra gli uomini più ricchi del pianeta, a causa dell’attuazione di nuove regole contabili.
I primi tre mesi dell’anno sono stati archiviati con perdite per 1,14 miliardi di dollari. L’utile operativo, che esclude alcuni investimenti, è salito a 5,29 miliardi di dollari dai 3,56 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono calati a 58,47 miliardi di dollari dai 64,37 miliardi dello steso periodo del 2017.
Buffett aveva messo in guardia in febbraio sull’impatto che le nuove regole contabili avrebbero avuto sui conti: cambi che “distorceranno i dati sull’utile netto e spesso svieranno gli investitori” aveva detto. E così è stato.
L’occasione per alzare il velo sui dati è stata offerta dalla consueta assemblea degli azionisti della holding Berkshire Hathaway, che si è tenuta sabato 5 maggio a Omaha, in Nebraska. In questa circostanza, Buffett ha inoltre confermato di essersi sbarazzato della partecipazione in IBM, confermando allo stesso tempo di aver aumentato la sua partecipazione in Apple, fino a diventare il terzo azionista, dopo Vanguard e BlackRock.
Buffett ha approfittato dell’occasione per criticare il Bitcoin, per lanciare qualche frecciata a Elon Musk di Tesla e per offrire delle rassicurazioni ai mercati sul futuro e il successo di Berkshire Hathaway senza di lui. Se gli investimenti del gruppo si trasformano in miniere d’oro, ha spiegato l’Oracolo di Omaha, questo è possibile grazie al suo bilancio e alla sua strategia, non alla celebrità del suo fondatore.
L’assemble della Berkshire Hathaway, tra gli eventi più attesi dell’anno dagli operatori di mercato, ha rappresentato inoltre lo spunto per il finanziere americano per ricordare il suo primo investimento nel 1942. Fu allora che il leggendario investitore comprò alcune azioni di una società chiamata Cities Service. Un investimento da cui uscì con un piccolo profitto per la mancanza di nervi saldi di fronte alla volatilità del mercato.
La storia è stato un pretesto per per ribadire la strategia di lungo termine che da sempre ha caratterizzato l’investitore. Come ha lui stesso ricordato, se i quell’occasione avesse investito i $ 114 che aveva speso per le azioni di Cities Service nell’indice S&P 500 e poi non avesse fatto nulla, la sua partecipazione sarebbe valsa ora $400.000. Se qualcuno ne avessero investito $10.000 – ha detto Buffett di fronte alla platea – ora avrebbe in tasca $51 milioni.