Borsa asiatiche: Tokyo poco mossa, rimbalza Shanghai
Chiusura poco variata per la Borsa di Tokyo che oggi ha ripreso le contrattazioni dopo la lunga pausa festiva della ‘Golden Week’. A frenare gli acqisti, la possibile uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare con l’Iran.
L’indice Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,03%, a quota 22.467,16. Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 109,20, e sulla moneta unica a un valore di 130.50.
Sulle altre piazza asiatiche, rimbalza Shanghai (+1,26%), ancora aperta insieme a Hong Kong (+0,23%) e Mumbai (+0,25%), mentre Taiwan (+0,7%) e Sidney (+0,36%) hanno chiuso in rialzo.
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La Ferrari ha presentato la sua nuova supercar, la F80, con un prezzo base di 3,6 milioni di euro in Italia. Nonostante il costo elevato, tutti i 799 esemplari previsti sono già stati opzionati, con una domanda che supera di 2-3 volte l’offerta.
Eurostat rivede al ribasso l’inflazione dell’Eurozona per settembre 2024, con un incremento annuo dell’1,7%, inferiore alla stima preliminare. Anche l’inflazione core mostra una crescita del 2,7% su base annua. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione scende al 2,1% annuo.
Le borse cinesi chiudono in ribasso a causa delle insoddisfacenti misure di sostegno al settore immobiliare. Gli indici di Hong Kong, Shanghai e Shenzhen registrano significative perdite, con i titoli dei grandi sviluppatori immobiliari particolarmente colpiti.
La borsa di Tokyo chiude in ribasso a causa della debolezza dei titoli dei semiconduttori, influenzati dai risultati del colosso taiwanese Tsmc. Nonostante un’apertura sostenuta dal rialzo di Wall Street, il mercato ha invertito la rotta. In controtendenza, i produttori di energia registrano forti guadagni.