Gli esperti della Securities and Exchange Commission sono al lavoro per mettere a punto una radicale riforma degli hedge fund, considerati spesso i principali responsabili delle ondate di vendite che travolgono i mercati.
Tra le varie norme proposte, ci sarebbero, secondo il funzionario della SEC Roel Campos, anche restrizioni sulla vendita allo scoperto e sull’effetto leva, strategie che sono il pane quotidiano degli hedge fund.
Ma in un lungo articolo, il Financial Times si chiede se limitazioni di questo tipo siano davvero necessarie.
“Restrizioni sull’effetto leva o sullo short selling, che andranno a inficiare le strategie di investimento, sicuramente non saranno accolte con favore”, avverte Jedd Wider, avvocato dell’hedge fund Orrick, Herrington & Sutcliffe.
La SEC ha preso di mira gli hedge fund l’estate scorsa, sulla scia delle sospette pratiche fraudolente di questi fondi, dei conflitti d’interesse dei manager che gestiscono sia mutual che hedge fund e della crescente disponibilita’ degli hedge fund ai piccoli investitori (in passato, infatti, gli hedge fund erano riserva di caccia degli investitori istituzionali e di persone decisamente facoltose).
Fino a pochi giorni fa, ci si aspettava che la SEC si sarebbe limitata a imporre agli hedge fund di registrarsi presso di essa come consulenti finanziari e a frenare l’accesso agli hedge fund da parte degli investitori retail.
Ma le dichiarazioni di Campos hanno gettato nel panico i manager di hedge fund.
“Quando il pendolo oscilla, a volte va troppo lontano – osserva David Yeres, socio dello studio legale newyorkese Clifford Chance -. In assenza di prove sulla reale necessita’ di una severa regolamentazione del settore, non mi sembra un scelta fortunata quella di sostituire al giudizio degli investitori quello del governo sul giusto rapporto dell’effetto leva o sui margini appropriati dello short selling”.