I grandi gruppi hi-tech del calibro di Amazon, Facebook, Google e Alibaba, rappresentano una ‘‘grande minaccia per le banche e per i loro vantaggi competitivi”.
Lo ha detto il vice direttore generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta, in un intervento in una conferenza su Fintech e banche, che si è tenuta durante il fine settimana presso l’Università di Harvard, nel quale ha spiegato che, sul fronte dei Cyber Risk, anche Bankitalia si è dotata di una struttura. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, Panetta ha sottolineato che:
“La tecnologia sta buttando giù barriere per entrare nel credito e nel mercato dei servizi finanziari e i player meno efficienti potrebbero non essere in grado di sopravvivere all’aumento della competizione. Mi aspetto che le strutture del mercato finanziario e bancario in 10 anni saranno davvero diverse da quelle attuale e gli operatori non bancari probabilmente giocheranno un ruolo molto più grande”.
Pur riconoscendo l’importanza delle tecnologia come strumento” per avanzare nel progresso“, perchè consente alle “banche e intermediari di ridurre coste e migliorare la qualità dei loro servizi, con ampi vantaggi anche per consumatori, società e intere economia”, Panetta non ha comunque nascosto che i “cyber risk possono causare enormi danni”. In questo contesto uno snodo è rappresentato dalla regolamentazione e anche dal ruolo delle authority.