Economia

Euro di corsa, Bund venduti dopo che Villeroy parla di fine bazooka Bce

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Più che l’incertezza politica in Italia, dove si sta per concretizzare quello che Goldman Sachs e altri analisti consideravano lo scenario peggiore prima delle elezioni politiche, ovvero un governo a traino Lega-M5S, sono le parole di uno dei membri del board della Bce a creare turbolenze sui mercati finanziari.

Le Borse cedono terreno, ma i ribassi sono in linea generale contenuti, con Piazza Affari che perde circa mezzo punto percentuale. A pagare dazio sono soprattutto i Bund tedeschi, con i rendimenti decennali che salgono sopra lo 0,6% dopo che Francois Villeroy de Galhau, presidente della Banca di Francia, ha dichiarato che la “fine del Quantitative Easing è vicina”.

Il messaggio della Bce è chiaro: il programma straordinario di acquisto di bond europei volgerà al termine a settembre o al massimo a dicembre, che è il mese in cui verrà probabilmente staccata la spina al bazooka monetario che da diversi anni sta sostenendo i mercati con iniezioni di liquidità senza precedenti.

Quanto al primo rialzo dei tassi di interesse guida, questo dovrebbe arrivare alcuni trimestri e non degli anni dopo la fine del piano di acquisto di titoli finanziari. Il mercato dà al 50% circa le chance di vedere una stretta monetaria a giugno 2019.

A meno che in Italia non succeda il finimondo, la Bce è insomma intenzionata a rispettare il piano attuale di normalizzazione della politica monetaria, che è ultra-accomodante ed espansiva da una decina d’anni ormai. Villeroy ha sottolineato che il rallentamento dell’inflazione viene visto come un “fattore temporaneo” dal board e che i prezzi al consumo dovrebbero “tornare a crescere nei prossimi mesi”.

In considerazione di tutto ciò, il governatore della Banca centrale francese ha dichiarato che diventa “necessario quantificare il significato della definizione sul fatto che i tassi verranno alzati “ben oltre” la fine del QE. Si parla di trimestri e non di anni.

I toni insolitamente aggressivi di Villeroy hanno innescato la corsa dell’euro, che sul Forex è salito ai massimi di seduta in area 1,1990 dollari, ai massimi di una settimana, tornando ad avvicinarsi all’area di $1,20. Nel frattempo i rendimenti dei Bund di riferimento hanno fatto un bel balzo oltrepassando la soglia dello 0,6% (vedi grafico).