Per aggirare le sanzioni volute dagli Stati Uniti contro l’Iran dopo la decisione di Donald Trump di tirarsi fuori dall’accordo sul nucleare del 2015, l’Unione Europea intende effettuare gli acquisti di petrolio iraniano in euro e non più in dollari.
L’eliminazione delle operazioni in divise americane, un atto di sfida all’amministrazione Trump, sarebbe un duro colpo per il dollaro e potrebbe metterne in discussione la supremazia dovuta al suo status di riserva valutaria globale.
Second quanto riferito all’agenzia di stampa russa RIA Novosti da una fonte diplomatica interna al blocco europeo, “per acquistare petrolio dall’Iran l’UE passerà dai dollari agli euro”.
Bruxelles ha espresso la sua contrarietà nei confronti della decisione di Washington di stracciare l’intesa internazionale stretta dal precedente governo Obama sul programma nucleare iraniano. Trump, inoltre, ha annunciato che gli Stati Uniti imporranno un nuovo round di sanzioni contro la Repubblica Islamica appena possibile.
Stando alle indiscrezioni della testata indipendente The Washington Free Beacon, l’amministrazione Trump aveva anche un piano per sovvertire il regime in Iran. Il 10 maggio il giornale online diretto da Matthew Continett e presieduto da Michael Goldfarb, autore di documentari per la BBC ed ex inviato di guerra in Iraq, ha potuto consultare un white paper di tre pagine ineditoche sostiene stia circolando negli ambienti del Consiglio di Sicurezza Nazionale americano.
Nel paper viene citato un piano, disegnato da un think-tank – Security Studies Group (SSG) – che si dice abbia rapporti stretti con il falco e consigliere per la Sicurezza Nazionale John Bolton, per aiutare gli oppositori del regime iraniano e portare un cambiamento politico nel paese. La strategia è in netto contrasto con quella seguita dall’amministrazione Obama, che ha cercato di tenersi alla larga durante le proposte del 2009 nel paese.