Mario Pianta, economista all’Università Roma Tre, commenta il Contratto di governo 5 Stelle – Lega su Social Europe in un articolo intitolato “Politica Lib-Pop: Perché Il Nuovo Governo Italiano È Più Neoliberista Che Populista“.
La flat tax, l’assenza di patrimoniali, il ridimensionamento dei controlli sulle piccole imprese e sui lavoratori autonomi, l’assenza di nuovi controlli e limitazioni alle attività degli istituti finanziari e delle banche rappresentano misure che – a parere del professore – renderanno l’Italia un paradiso neoliberista simile all’Irlanda:
Tutto ciò renderà l’Italia un paradiso neoliberista per le imprese, in competizione con l’Irlanda nella corsa verso il basso delle tasse aziendali in Europa, offrendo spazio per la sopravvivenza delle piccole imprese italiane drammaticamente colpite da un decennio di crisi. In questo modo, il trasferimento di reddito al 20% più ricco di italiani sarà enorme, con i più ricchi a beneficiare di più.
Su questo blog abbiamo fatto considerazioni simili. Abbiamo anche spiegato perchè la filosofia economica di fondo del Contratto di governo può essere definita liberista anche se prevede alcune sacrosante misure sociali come il reddito minimo e siamo giunti alla conclusione che i programma, in fin dei conti, guarda a destra.
Mario Pianta è ancora più tranchant. (…)
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