ROMA (WSI) – Il governo Lega-M5s è morto sul nascere. Ieri sera il premier incaricato, il professore Giuseppe Conte, ha rinunciato a formare un nuovo governo come conseguenza dell’indisponibilità manifestata dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a nominare ministro dell’economia Paolo Savona, il professore e banchiere proposto dalla Lega.
Sciolto il governo il capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio ha diffuso la lista dei ministri che avrebbero fatto parte del prossimo governo, criticando apertamente e duramente la decisione di Mattarella. Diciotto i ministri, più il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Se Di Maio sarebbe stato vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo e del Lavoro, il leader della Lega Matteo Salvini sarebbe stato ministro dell’Interno e anch’egli vicepresidente del Consiglio.
Il leghista Giancarlo Giorgetti sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro sarebbe stato ministro alla Pubblica amministrazione. All’avvocata Giulia Buongiorno –eletta con il Carroccio – il ministero per i Rapporti con il Parlamento, mentre al leghista Stefano Stefani quello agli Affari Regionali. Luca Giansanti Ministro degli Esteri, Elisabetta Trenta alla Difesa, il pentastellato Alfonso Bonafede alla Giustizia, Giulia Grillo alla salute, Mauro Coltorti alle Infrastrutture e Trasporti, Alberto Bonisoli Ministro dei Beni Culturali, Marco Bussetti Ministro dell’Istruzione e Gian Marco Centinaio alle Politiche agricole.
Dopo la decisione di Conte di rimettere il suo mandato, Sergio Mattarella ha spiegato il veto messo al nome di Paolo Savona come ministro del Tesoro – “no a un sostenitore dell’uscita dell’Italia dall’euro” – e ha convocato per stamani Carlo Cottarelli mentre Luigi Di Maio e Giorgia Meloni hanno chiesto la messa in stato di accusa per il presidente della Repubblica. Dal canto suo Matteo Salvini ha chiesto il voto anticipato minacciando una manifestazione a Roma in caso contrario.