Una squadra snella, di dieci o dodici ministri, con profili di grande competenza. E “neutrali”: si impegneranno a non candidarsi alle prossime elezioni. È questo il profilo del governo di Carlo Cottarelli, che già oggi dovrebbe dovrebbe completare la sua lista e presentarsi al Quirinale per sciogliere la riserva.
Ma chi sono i possibili ministri designati? Nelle ultime ore si parla di Elisabetta Belloni, la prima donna a ricoprire il delicato ruolo di segretario generale della Farnesina, in pole position per gli Esteri . In alternativa, si cita Pasquale Terracciano, ora ambasciatore a Mosca.
Molto quotato per le Infrastrutture è Raffaele Cantone, attuale presidente dell’Autorità anticorruzione (Anac). Per il ministero dell’Interno si parla di Giampiero Massolo, ex segretario generale alla Farnesina, ai vertici dei Servizi e oggi presidente di Fincantieri, già citato anche quando si cercava di indovinare il governo gialloverde. L’altro nome quotato è l’ex commissario di Roma Francesco Paolo Tronca.
Dal consiglio di Stato potrebbe arrivare al governo, magari alla Giustizia, Alessandro Pajno. Tra i giuristi si fa il nome anche di Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, di Paola Severino, già Guardasigilli del governo Monti e rettore della Luiss e di Marta Cartabia, vicepresidente della Consulta.
Infine, Enzo Moavero Milanesi, già apparso nella rosa dei nomi possibili per l’esecutivo M5s-Lega, potrebbe tornare ad assumere le deleghe agli affari europei.
Sembra assai probabile che lo stesso premier Carlo Cottarelli assuma invece l’interim del ministero dell’Economia. La brevità della durata del governo rende inoltre compatibile sovrapporre la figura del premier e quella del titolare del Mef, tanto più che la mission principale del governo dovrebbe essere quella di varare la legge di bilancio (se otterrà la fiducia).