Al commissario Ue al bilancio, Gunther Oettinger, è stata attribuita una frase che non potrà che far discutere: “I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto”. Oettinger lo avrebbe affermato nel corso di un’intervista rilasciata a DwNews, le cui anticipazioni sono state pubblicate via Twitter. L’intervista andrà in onda in serata, ma nel frattempo il giornalista ha precisato che la frase, divenuta già un caso, è frutto di una sua libera sintesi.
Pronta la reazione sui social network: “Almeno lui ci mette la faccia e esplicita la strategia messa in atto dall’establishment italiano e europeo”, è il commento dell’ex viceministro dell’Economia, Stefano Fassina (Leu); “Certi tedeschi fanno di tutto per convincerci che la rappresaglia, loro, ce l’hanno nel sangue”, aggiunge Alberto Bagnai (Lega); “Le parole di #Oettinger sono vergognose“, è invece il commento del profilo ufficiale del M5s.
Il giornalista e commentatore Luca Telese, poi, risponde sui possibili dubbi in merito alla correttezza delle affermazioni riportate dal giornalista di DwNews: “Oettinger è un famoso gaffeur. Non è la prima volta. Nell’originale, in più c’era solo un accento dubitativo. Ma la sostanza è questa”.
Oettinger, responsabile del budget Ue, ha poi chiesto scusa e il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha sottolineato che l’UE prende le distanze e che le sue parole infelici e poco “sagge” non sono condivisibili. “Sono gli italiani a scegliere”, secondo il politico lussemburghese. Intanto M5S e Lega chiedono le dimissioni del commissario.
Incalzato dai giornalisti, il giornalista di DwNews ha pubblicato il virgolettato letterale contenuto nell’intervista: “Quello che temo e che penso accadrà è che le prossime settimane finiscano per mostrare drastiche conseguenze nei mercati italiani, sui titoli e sull’economia, così vaste che dopotutto potrebbero spingere gli elettori a non votare per i populisti di destra e di sinistra. C’entra la possibile formazione del governo. Posso solo sperare che questo abbia un peso nella campagna elettorale e che mandi un segnale perché non venga data la responsabilità di governare ai populisti di destra e di sinistra”.
L’affermazione segue a stretto giro il fallimento del governo Lega-M5s, il cui ministro dell’Economia designato, Paolo Savona, è stato rifiutato dal Capo dello Stato. Sergio Mattarella ha apertamente fatto riferimento al “segnale ai mercati” nel motivare il suo rifiuto sul nome dell’economista sardo.