Wall Street in rosso, timore guerra commerciale offusca ottimismo su Italia
Proprio ora che la crisi di governo in Italia sembra avviata a concludersi con la nascita di un esecutivo ‘politico’ guidato da Lega e M5S, i timori di una guerra commerciale tra Usa e UE hanno innervosito gli investitori. Wall Street ha aperto gli scambi poco variata ma ben presto il Dow Jones ha preso la strada dei ribassi (-200 punti al momento), con l’ottimismo suscitato dalle notizie di un incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini per riaprire la partita di governo che viene offuscato dalla paura che gli Stati Uniti e l’Unione Europea si sfidino sul terreno dei dazi. Le tensioni sono iniziate a farsi sentire sulle contrattazioni di Borsa e sul mercato delle materie prime da quando in marzo il presidente Donald Trump ha deciso di imporre il 25% di dazi sull’acciaio importato e il 10% sull’alluminio, provenienti da Ue, Canada e Messico. Bruxelles ha minacciato una rappresaglia. Non è solo la Cina, dunque, a essere impegnata in uno scontro frontale con gli Usa sul tema.
Nell’ambito della campagna di stampo protezionista “America First” voluta da Trump, Washington vuole imporre le tariffare “punitive” su alluminio e acciaio alle importazioni provenienti dall’UE a partire da giovedì mattina, secondo quanto riferito da alcune fonti ai media. Il Segretario Usa al Commercio, Wilbur Ross, ha riferito che l’escalation della disputa commerciale dipenderà dalla reazione del blocco europeo. La guerra commerciale ha provocato turbolenze nei mercati oggi, ma anche favorito i titoli di alcuni gruppi industriali americani attivi nel mercato di riferimento, come Steel Dynamics, AK Steel e US Steel guadagnano tra il 3,3% e il 4,4%, mentre il colosso dell’alluminio Alcoa fa un balzo del 2,3%. Un altro titolo che approfitta della situazione è General Motors, che fa un rialzo dell’11,3% dopo che il gruppo giapponese SoftBank ha deciso di investire $2,25 miliardi nella sua divisione di auto senza pilota.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.